Il futuro di Edinson Cavani è sempre di più lontano da Napoli. Un paio di giorni fa Aurelio De Laurentiis raccontò alla stampa di essere in attesa di una telefonata da parte del Chelsea, interessato al suo gioiello dopo il passaggio a sorpresa di Radamel Falcao al Monaco. Il presidente partenopeo comunque sperava ancora di convincere Cavani a restare grazie alla nomina del nuovo allenatore Rafael Benitez, scelto anche per regalare maggiore respiro internazionale alla piazza partenopea. L’uruguayano ha risposto oggi a De Laurentiis, sostenendo che non sarà Benitez ad influenzare il suo futuro:
“Non penso che l’arrivo di Benitez possa influenzare il mio futuro. Ad oggi ho un contratto con il Napoli, ma parlo con altre squadre. Le cose sono un po’ incerte. Essere allenati da un tecnico come Mourinho sarebbe un piacere. Voglio crescere ancora dando tutto me stesso, che sia a Napoli o altrove, ma nessuno lo sa per ora. So solo che Napoli è stata generosa con me e io le sono grato, ma al momento penso solo alla mia Nazionale. Faccio ancora parte del Napoli perché nessuno sa niente del mio futuro ufficialmente”
Queste dichiarazioni di Cavani, sempre molto rispettoso nei confronti di De Laurentiis e dei tifosi azzurri, dovrebbero dare il via definitivo alla trattativa con il Chelsea, una delle poche società ad avere la forza economica per avvicinarsi moltissimo ai 63 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria di Cavani, che consentirebbero al Napoli di tuffarsi sul mercato per sostituire il Matador con “gente all’altezza“, per usare un’espressione di De Laurentiis.
Per Cavani il passaggio al Chelsea potrebbe rappresentare un grosso salto di qualità visto che proprio oggi José Mourinho ha parlato in conferenza stampa del suo ritorno a Londra, annunciando di voler puntare moltissimo alla Champions League, trofeo che non ha vinto nella sua prima esperienza con il club di Abramovic, che due stagioni fa è riuscito nell’impresa senza lo ‘Special One’, con in panchina l’italiano Roberto Di Matteo, proprio in una delle stagioni in cui il Chelsea sembrava meno attrezzato per riuscire nell’impresa.
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